Segni contemporanei in un tessuto urbano storico, una sfida complessa portata a termine dall’architetto veneto Luca Zecchin, vincitore del concorso di idee. Fresco di Premio InArch Sardegna, il museo coinvolge quattro edifici storici, riqualificati come scrigni di vecchie memorie per ospitare le installazioni di arte contemporanea.

Quella del MAC Lula è una storia felice sotto diversi aspetti: prima di tutto per il suo essere frutto di un concorso di idee bandito nel 2018 per il recupero di alcune case abbandonate nel centro storico, da trasformare in museo diffuso. Non da meno il luogo in cui sorge, ovvero il paese di Lula, piccolo centro di 1400 abitanti della Sardegna centro-orientale, in provincia di Nuoro, famoso per la sua storia mineraria e le tradizioni religiose e culinarie.

Una realtà non troppo turistica, nonostante gli spettacolari paesaggi e i siti preistorici ma che, grazie a una committenza illuminata, è riuscita a portare a termine la grande sfida: far arrivare l’arte contemporanea nel cuore dell’isola.

I promotori del progetto del MAC Lula sono Domenico Fumagalli e Mariolina Mannia – milanese lui, originaria del paese lei – accomunati dalla grande passione per l’arte, che hanno trovato nella proposta dell’architetto veneto Luca Zecchin la concretizzazione della loro idea, riuscendo così a portare a termine il progetto in brevissimo tempo, nonostante la pandemia e le difficoltà di un intervento in centro storico.